La cura è quì
Traumi diretti e disordini posturali, Maurizio Albiero li tratta così


Atleti, Vip e gente comune, Maurizio Albiero, nato a Venezia 50 anni fa, sposato con una figlia, non guarda al rango dei pazienti, non gli interessa la loro importanza sociale. Ciò che conta per lui è il dololore che li affligge e quello non ha classe, è uguale per tutti: la sua missione, la sua vocazione è rimuoverlo.
I suoi nemici sono soprattutto i mali articolari causati da traumi diretti o da vizi posturali. Da vent'anni si batte contro di loro con crescente successo.
Nel 1984, in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles, ha curato i guai e le sofferenze spinali di fuoriclasse della scherma come Numa, Borella e la Vaccaroni.
Ha lavorato per la squadra nazionale di ginnastica artistica, ha sistemato le ossa e le giunture (qualche volta anche i muscoli dell'Hockey Club Asiago, di calciatori, di pattinatori, di campioni della pallacanestro e di tanta gente "normale", come voi, come noi.
Se gli chiedete come si definisce, vi dirà: "osteopata" per poi aggiungere "ma a modo mìo". Già perché in tanti anni di attività e di studi compiuti al Centre d'Ostéopathie Francais, il mitico COF, di esperienze, nei suoi quattro studi di Mestre, Cortina d'Ampezzo, Asiago e Peschiera del Garda, ne ha maturate parecchie, oltre ad aver sviluppato un vero genio diagnostico.

Dedica di Giuseppe Sinopoli

Dedica di Giuseppe Sinopoli
Direttore d'orchestra, 1990